Da Acque, Lutulente e Chiare
Ha il sembiante di te
lo spiraglio scavato
fra rimorsi e follia.
L’ho scovato celato
assalito qual sono
da sconforto e abulia.
Con tutto ciò mi manchi
tu e lo squarcio d’azzuro
pur effimero sia stato
che m’hai svelato un dì
su questi tetti vivi,
vivi e sonori
vivi di rondini
sonori di antichità.